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Risultati dell’indagine su bisogni e valutazioni dei Membri

casellaAd inizio Novembre la presidenza dell’Alleanza per il Clima ha inviato a tutti i membri un questionario sulle aspettative legate alla collaborazione nella rete, la più vasta di enti locali impegnati nella salvaguardia del clima. A fine gennaio sono arrivati i risultati: molte delle informazioni contenute erano da aspettarsi, ma vi sono anche non poche sorprese, soprattutto guardando in modo comparativo le risposte a livello europeo e quelle italiane. Hanno risposto 304 Comuni da 10 paesi, il 18% dei membri di Alleanza per il Clima. La metà delle risposte sono arrivate dalla Germania, il 23% dall’Austria e il 13% dall’Italia.

Alla domanda sulle maggiori aspettative in termini di servizi offerti da Alleanza per il Clima, quasi i due terzi in Europa e in Italia mettono al primo posto “Accesso alla conoscenza / know-how / esempi di buone pratiche”, però mentre in Europa il secondo posto lo prende “Accesso a strumenti, metodi e campagne” citato dalla metà, in Italia è un tema per meno di un quinto dei partecipanti, mentre troviamo al secondo posto “Partecipazione a (finanziati dall’UE) iniziative, progetti e campagne”, seguito da “Informazioni sulle opportunità di finanziamento”. La stessa situazione si presenta per la terza domanda sui tre bisogni più urgenti. Al primo posto in Italia e al secondo in Europa sta l’individuazione delle risorse finanziarie. Una chiara indicazione al coordinamento italiano di concentrarsi di più su questi campi di attività. Prossimo appuntamento sarà un workshop a Milano su finanziamenti innovativi per aumentare l’efficienza energetica nel costruito.

Alla domanda dei temi principali su cui il proprio comune sarebbe orientato di lavorare, il primo posto vedono le energie rinnovabili sia in Europa che Italia, il secondo la mobilità, il terzo – seppure con un bel distacco – l’efficienza energetica (Europa 37%, Italia 26%). L’adattamento è visto come priorità dal 14% in Europa e 22% in Italia.

Un risultato che purtroppo conferma che si continua a non cogliere l’attenzione che meritano l’efficienza energetica come modo più economico e pulito di abbassare le emissioni con effetti benefici sull’economia locale e l’adattamento come necessità per aumentare la resilienza del territorio. Entrambi i campi di attività sono anche al centro del Patto dei Sindaci integrato per il Clima e l’Energia, e quasi tutti i Comuni dell’Alleanza per il Clima in Italia hanno aderito al Patto dei Sindaci. Per rendere il nuovo Patto un successo come lo è il primo, la sensibilizzazione nel campo dell’adattamento e dell’efficienza energetica dovrà essere una priorità.

Alle due domande sugli strumenti e metodi offerti da Alleanza per il Clima un terzo in Italia non da una risposta (un quinto in Europa), ma anche tra coloro che rispondono circa due terzi non conoscono ECORegion, il Climate Compass o il Climate Cities Benchmark. Su questo importante tema arrivano una serie di suggerimenti del tipo “dare più visibilità agli strumenti anche attraverso strumenti online (webinar, ecc.)”. Sarà fatto.

I comuni italiani che erano coinvolti in progetti dell’Alleanza per il Clima, come Miglia Verdi, Pro-EE, NET-COM, si esprimono soddisfatti, però rivendicano una maggiore visibilità di Alleanza per il Clima sul territorio e chiedono di promuovere partenariati con istituti di ricerca. Una priorità alla quale il coordinamento italiano cercherà di dare seguito andando oltre alle collaborazioni occasionali del passato.

Alla domanda “Quanto vi ritenete soddisfatti delle attività legate alle iniziative europee promosse da Alleanza per il Clima?” un terzo è molto o abbastanza soddisfatto, un sesto né l’uno, né l’altro e un altro sesto abbastanza insoddisfatto, nessuno molto insoddisfatto, ma un ampio terzo lamenta “una conoscenza insufficiente”. I risultati europei sono simili e il segnale è chiaro: mantenere ed estendere le iniziative europee come il brokerage event di gennaio a Bruxelles, ma soprattutto comunicare meglio le attività in corso. Tra i suggerimenti ci sono “offrire una newsletter con cadenza più regolare su tematiche specifiche”. Cercheremo di uscire più regolarmente. Mentre al suggerimento di “affiancare meglio i membri nel loro percorso verso il nuovo Patto dei Sindaci” una prima risposta è che Alleanza per il Clima Italia ospita l’helpdesk per il (Nuovo) Patto dei Sindaci (075.8507965, info@eumayors.eu) e l’arch. Maria Guerrieri è a disposizione. Il che non preclude “azioni in vista del raggiungimento dell’obiettivo del Patto dei Sindaci 2030” – che rientrano nel ruolo di Alleanza per il Clima come Sostenitore del Patto – come viene specificamente chiesto, visto che un ampio terzo in Italia considera gli eventi organizzati da Alleanza per il Clima troppo pochi e si augura “vicino a noi geograficamente, oppure online” e “gruppi di lavoro su temi specifici, meno ‘grandi discorsi’”.

Facile riconoscersi nei punti di forza, tra questi la dimensione europea, la riconoscibilità, bottom-up, pratico-pragmatico. Siamo d’accordo. Prendiamo atto dei punti di debolezza. “La mancanza di contatti diretti con il personale dedicato” ce ne dispiace. Rispondiamo nelle ore d’ufficio allo 075.8554321 e consideriamo una prima consulenza su questioni di politica energetica e del clima a livello locale una parte importante del nostro lavoro. “Poco coinvolgimento dei membri, poco dibattito”, prendiamo atto della critica e cercheremo di migliorare. L’indagine stessa è stata un’azione in questo senso e ringraziamo di cuore i comuni partecipanti.

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