Climate Alliance sostiene l’appello rivolto ai futuri membri del Parlamento europeo affinché promuovano politiche di protezione e ripristino delle foreste in tutto il mondo e riconoscano e garantiscano i territori delle popolazioni forestali e i loro diritti, compresi i diritti delle donne, per le generazioni future.
Insieme a FERN, un’organizzazione che si batte per la protezione delle foreste e dei loro abitanti, e a più di 50 ONG, esperti forestali e difensori, l’Alleanza per il Clima chiede ai futuri membri del Parlamento europeo di promuovere politiche per proteggere e ripristinare le foreste in tutto il mondo.
Nel 2016 e nel 2017 sono andati perduti più alberi tropicali che in qualsiasi altro anno precedente. Solo in Brasile nel 2017 si è registrata una perdita di 4,5 milioni di ettari di superficie forestale, che corrisponde a 12 campi da calcio al minuto. Il motivo principale della perdita è la deforestazione, dove lo spazio è utilizzato per scopi agricoli e per lo sfruttamento di risorse naturali come il petrolio greggio. L’UE contribuisce a questo sviluppo anche grazie all’elevata domanda di legno, olio di palma, soia, carne di maiale, carta, cacao e altri beni economici. Tra il 1990 e il 2008 l’UE è stata il maggiore importatore di deforestazione sotto forma di prodotti vegetali e animali. Tuttavia, non solo in Sud America, ma anche in Europa le foreste vengono distrutte, tra l’altro a causa del crescente utilizzo del legno per la produzione di energia.
Le foreste hanno molteplici funzioni per l’ambiente e per la nostra società. Forniscono cibo, acqua, medicine e protezione e, così facendo, contribuiscono al mantenimento dei cicli naturali e alla conservazione della biodiversità. Il loro ruolo di bacino di assorbimento del carbonio conferisce loro un ruolo cruciale nella stabilizzazione del clima mondiale.
L’impegno forestale richiede azioni concrete per la protezione delle foreste su scala globale, nonché il riconoscimento e la protezione dei territori e dei diritti delle popolazioni forestali. La salvaguardia dei titoli di proprietà fondiaria e il mantenimento delle foreste pluviali è un contributo attivo per la tutela dei diritti delle popolazioni indigene e del clima globale. I numeri lo dimostrano: circa l’80% delle aree più ricche di biodiversità della terra sono abitate da popolazioni indigene e il 30% del carbonio immagazzinato in Amazzonia si trova all’interno dei territori indigeni.
Nonostante ciò, anche se 25 risoluzioni sono state adottate durante la quarta Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente che si è svolta a marzo, la risoluzione sulla deforestazione ha dovuto essere ritirata, soprattutto a causa delle forti obiezioni sollevate da Stati come il Brasile e l’Indonesia.
Se siete candidati come membri del Parlamento europeo alle prossime elezioni e desiderate firmare l’impegno, vi preghiamo di contattare: silvia@fern.org