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Conclusa a Bruxelles la Cerimonia di firma di Mayors Adapt

La Commissione Europea onora l’impegno di 100 città europee ad agire in favore dell’adattamento al cambiamento climatico

Il 16 ottobre 2014, durante la Cerimonia di Firma di Mayors Adapt a Bruxelles, il Commissario europeo per l’Azione per il clima Connie Hedegaard ha onorato la leadership mostrata da più di 100 Sindaci in tutta Europa per l’adattamento ai cambiamenti climatici. La Cerimonia di firma a Bruxelles ha celebrato le città europee che hanno sottoscritto Mayors Adapt, l’iniziativa del Patto dei sindaci per l’adattamento al cambiamento climatico. Ha inoltre segnato un’importante pietra miliare per l’iniziativa con più di 100 città che hanno aderito a Mayors Adapt, segnalando il loro impegno ad agire in favore dell’adattamento ai cambiamenti climatici.

“Quando abbiamo lanciato Mayors Adapt nel mese di marzo, miravamo a costruire una rete di almeno 50 città entro la fine dell’anno.  Ne abbiamo già più di 100 che fanno la fila per aderire. Le nostre città stanno incrementando la loro resilienza contro il cambiamento climatico e questa è una grande notizia per i cittadini e le imprese. Una buona preparazione risulterà molto più conveniente rispetto alla bonifica in seguito e può salvare anche delle vite”, ha dichiarato il Commissario Hedegaard.

La Cerimonia di Firma di Mayors Adapt ha riunito le città firmatarie dell’iniziativa, celebrando la loro leadership pionieristica e mostrandone l’azione a livello locale. In tale ambito è stato anche offerto un forum per lo scambio di idee e delle buone pratiche. In aggiunta è stato presentato il nuovo Strumento di Supporto per l’Adattamento Urbano. Lo strumento è stato sviluppato dall’iniziativa Mayors Adapt insieme con l’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA). Esso fornisce una guida pratica per l’apprendimento a supporto delle città firmatarie, nonché a qualsiasi altra città, paese o stakeholder interessato.

Dall’Azione Locale alla Cooperazione Internazionale – Le discussioni sull’Adattamento

La mattinata dell’evento si posiziona lungo il percorso dell’azione locale delle città nel contesto della cooperazione internazionale del cambiamento climatico. Un messaggio video di sostegno dedicato da parte di Michael Bloomberg, ex Sindaco di New York e ora inviato speciale delle Nazioni Unite per le città e il cambiamento climatico, ha contribuito a far luce sull’azione internazionale. Christiane Figueres, segretario esecutivo dell’UNFCCC si è unito ai sindaci di Copenaghen, Lisbona e Monaco di Baviera, e al Commissario, per discutere le sfide e le opportunità dell’azione in materia di adattamento. “Stiamo valutando le azioni in materia di cambiamento climatico come uno dei segmenti principali della pianificazione per il futuro – da un certo numero di anni a questa parte siamo impegnati nell’azione per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Mayors Adpat ci offre una grande opportunità per affrontare di petto il problema” ha detto Josef Schmid, Vice Sindaco di Monaco di Baviera, nel corso del dibattito.

Le sessioni tematiche del pomeriggio hanno offerto un’opportunità unica ai partecipanti di interagire l’uno con l’altro sulle sfide e le opportunità comuni per l’adattamento ai cambiamenti climatici e sulle loro sinergie rispetto alla mitigazione dei cambiamenti climatici. In una delle sessioni i Sindaci delle città firmatarie hanno condiviso le loro esperienze fatte con il coordinamento delle politiche sul cambiamento climatico. “Il cambiamento climatico è già in atto. Dobbiamo affrontare la sfida di come fronteggiare l’urto. Lo scambio con altre città che si trovano in una situazione simile alla nostra ci aiuta ad affrontare meglio queste sfide. Noi beneficiamo delle singole buone pratiche per rendere le nostre città più resilienti” ha enfatizzato Nabilla Ait Daoud, vice sindaco di Anversa, alla fine della sessione.

Jiří Buriánek, Segretario Generale del Comitato delle Regioni e Vittorio Prodi, ex Membro del Parlamento europeo, hanno chiuso l’evento della Firma di Mayors Adapt con una osservazione conclusiva su come l’UE contribuisce ad uno sviluppo urbano resiliente ai cambiamenti climatici.

A proposito di Mayors Adapt

Gli impatti e gli effetti correlati ai cambiamenti climatici sono più acutamente sentiti all’interno delle città, dove sono più presenti le infrastrutture critiche e dove si trovano le reti di valore e la maggioranza della popolazione. Pertanto, le città e le autorità locali sono fondamentali per affrontare con successo l’adattamento ai cambiamenti climatici. È a livello locale che gli effetti dei cambiamenti climatici si faranno sentire in modo più diretto, date le singole vulnerabilità che ogni città deve fronteggiare. Mayors Adapt, l’iniziativa del Patto dei Sindaci per l’adattamento al cambiamento climatico, è stato avviata per coinvolgere le città nell’adattamento ai cambiamenti climatici e per sostenerli nella loro azione.

È la prima iniziativa pan-europea nata per sostenere le città nell’aprire la strada all’adattamento al cambiamento climatico. L’iniziativa invita le città, le regioni e gli enti locali a mostrare la loro leadership sull’adattamento ai cambiamenti climatici, come vetrina per le loro attività, e li sostiene nello sviluppo di strategie per un’azione concreta. Fornisce alle città una piattaforma per lo scambio e la condivisione delle migliori pratiche. Mayors Adapt è un’iniziativa realizzata per la Commissione Europea da un consorzio, guidato da Ecofys, composto da Alleanza per il Clima, Fresh Thoughts e IFOK GmbH.

Visita il sito di Mayors Adapt
Per ulteriori informazioni sullo Strumento di Supporto per l’Adattamento Urbano

Contatti

Per ulteriori informazioni riguardo a Mayors Adapt, comprese le modalità di iscrizione o i prossimi eventi, si prega di contattare l’helpdesk:

Tel .: 0032-2 -808 44 92
E-mail: helpdesk@mayors-adapt.eu

Il nuovo Strumento di Supporto per l’Adattamento Urbano

All’interno della recente iniziativa della Commissione Europea Mayors Adapt è stato appena lanciato lo Strumento di Supporto per l’Adattamento Urbano ai Cambiamenti Climatici (Urban Adaptation Support Tool). Lo strumento è stato sviluppato in maniera complementare al più generale Strumento di Supporto all’Adattamento (Adaptation Support Tool) sulla piattaforma Climate-ADAPT, con un focus specifico sul contesto urbano, riconoscendo il bisogno dei decisori politici e dei professionisti di essere guidati attraverso le fasi principali del processo di adattamento. Esso fornisce linee guida pratiche e un supporto conoscitivo sia alle città firmatarie di Mayors Adapt che a ogni altro soggetto, città o stakeholder, interessato al tema. Il tutto si traduce in una rapida guida articolata in sei passi, che attraversa la pianificazione per l’adattamento fino all’attuazione delle misure previste, così come segue: preparare il terreno per l’adattamento (1); valutare i r­ischi e le vulnerabilità ai cambiamenti climatici (2); identificare le soluzioni di adattamento (3); valutare e selezionare le soluzioni di adattamento (4); attuazione (5); monitoraggio e verifica (6). All’interno di ogni passaggio vengono sviluppate una serie di domande alle quali viene fornita una prima risposta veloce e sintetica, seguita da vari link a strumenti e materiali utili per una maggiore e approfondita comprensione.

La piattaforma facilita quindi l’accesso a informazioni e dati rilevanti e di dettaglio per ogni passaggio del ciclo di adattamento urbano (urban adaptation cycle), mettendo a disposizione un database costantemente aggiornato nella letteratura e nelle fonti informative.

Per maggiori informazioni

Incontro a Bruxelles del “Working Group on Finance” di Climate Alliance Europe

Climate Alliance Europe ha istituito nel 2012 un Working Group on Finance con l’obiettivo di affiancare i membri della propria rete nell’individuazione ed elaborazione di progetti europei nel campo della politica del clima. Il prossimo incontro del gruppo i lavoro è fissato per lunedì 1 dicembre a Bruxelles. L’agenda prevede l’inizio dei lavori alle ore 9.30 con interventi dedicati a fornire informazioni sulle opportunità di finanziamento nel campo energetico e del clima 2014-2020. Il pomeriggio sarà dedicato a una sessione di mediazione (brokerage) con la presentazione di una serie di progetti per cui si cercano partner. I lavori chiuderanno verso le ore 17.00. La partecipazione è gratuita per i membri dell’Alleanza per il Clima, costi di viaggio e soggiorno sono a carico dei partecipanti.
Per ulteriori informazioni:
Dr. Karl-Ludwig Schibel
Tel. +39 075.8554321 | Fax +39 075.8520429 | coordinamento@climatealliance.it

Il quadro 2030 ottiene la luce verde durante il vertice UE

Durante il primo giorno della riunione del Consiglio europeo di Bruxelles, che si è tenuta a fine ottobre, i leader europei hanno stabilito gli obiettivi climatici ed energetici dell’UE per il 2030 e, dopo molte ore di intensi negoziati, hanno adottato il pacchetto di quattro obiettivi climatici. Il presidente Herman Van Rompuy, a seguito della prima sessione del Consiglio europeo, ha dichiarato: “Non è stato per niente facile, ma siamo riusciti a raggiungere una decisione giusta. […] I nuovi obiettivi principali concordati sono quattro e tutti vanno nella stessa direzione: per guidarci verso un’energia più verde, più sicura ed economicamente conveniente”.

L’unico obiettivo vincolante sul quale tutti i governi nazionali convengono è quello che prevede una riduzione di almeno il 40% delle emissioni di gas serra entro il 2030, rispetto al 1990. L’obiettivo sarà raggiunto congiuntamente dall’UE nel modo più semplice ed efficace possibile sotto il profilo dei costi, con le riduzioni nei settori ETS e non ETS, pari al 43% e al 30% entro il 2030 rispetto al 2005.

In termini di efficienza e fonti rinnovabili, gli obiettivi sono poco ambiziosi. Un obiettivo UE di almeno il 27% è fissato per la quota di energia da fonti rinnovabili. L’obiettivo è vincolante a livello UE, ma dopo l’opposizione di paesi come il Regno Unito, non sarà vincolante a livello nazionale. Con la comunicazione rilasciata nel mese di luglio in materia di efficienza energetica, la Commissione europea aveva previsto inizialmente un obiettivo di efficienza del 30%. Tuttavia, questo obiettivo è stato ridotto al 27% per l’UE. L’obiettivo a livello comunitario non è giuridicamente vincolante a livello nazionale. Sarà riesaminato nel 2020 “avendo in mente” un obiettivo a livello UE del 30%, secondo quelle che saranno le conclusioni del vertice.

Uno speciale “clausola di flessibilità” è stata aggiunta al testo finale, rendendo possibile al Consiglio europeo di poter tornare sugli obiettivi dopo la Conferenza delle Parti di Parigi, che si terrà a dicembre del 2015.

Alleanza per il Clima è convinta che fosse imperativo per l’Europa raggiungere un accordo prima del vertice di Parigi del prossimo anno, ma il livello di ambizione è ora di gran lunga troppo basso per entrare nei negoziati internazionali con una posizione di partenza forte. I Membri dell’Alleanza per il Clima continueranno a lottare per la definizione di obiettivi più ambiziosi e a offrire il loro esempio guida di buona pratica. Durante l’assemblea europea di maggio, in Lussemburgo, è stata votata all’unanimità una risoluzione che definisce un target superiore al 40% per quanto riguarda le riduzioni delle emissioni di gas serra, e di almeno il 40% per l’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili.

L’IPCC, entro 2050 taglio drastico delle emissioni di gas serra

Il 2 novembre è stata presentata a Stoccolma la sintesi finale per i decisori politici del Quinto Rapporto di Valutazione dei cambiamenti climatici (AR5) dell’IPCC, il Panel Intergovernativo dell’ONU sul Cambiamento Climatico. Il rapporto, dedicato alle basi fisiche dei cambiamenti climatici, vede luce dopo sette anni di lavoro del Working Group 1 dell’IPCC, oltre mille scienziati provenienti da 160 Paesi del mondo, e gode di un consenso scientifico estremamente vasto, essendo stato approvato da tutti i 195 Paesi che compongono l’IPCC. Nel documento nuove evidenze scientifiche confermano come, con estrema probabilità (probabilità al 95-100%), la causa dominante del riscaldamento globale osservato fin dalla metà del XX secolo sia rappresentata dalle attività umane, convalidando i risultati del precedente rapporto (AR4).

I dati analizzati dagli scienziati mettono in evidenza i cambiamenti climatici in atto su tutto il pianeta. Nelle recenti decadi i cambiamenti climatici hanno causato impatti su sistemi naturali e umani in tutti i continenti, anche sotto forma di più gravi eventi estremi osservati sin dal 1950 circa.

Gli scienziati avvertono la comunità globale, e in particolar modo i decisori politici: anche se si fermassero ora le emissioni di gas serra, la temperatura superficiale aumenterà lungo tutto il 21° secolo (+1,5°C oltre il livello del periodo 1850-1900), gli oceani si riscalderanno e acidificheranno ulteriormente e il livello medio globale del mare si innalzerà, ma se non si diminuiranno le emissioni di gas serra si verificheranno un ulteriore riscaldamento (+2/5°C) e cambiamenti di lunga durata in tutti i componenti del sistema climatico con impatti severi, pervasivi e irreversibili per le persone e gli ecosistemi.

Adattamento e mitigazione si presentano quindi come strategie complementari per ridurre e gestire i rischi legati ai cambiamenti climatici: riduzioni sostanziali delle emissioni nei prossimi decenni potranno ridurre tali rischi nel 21° secolo e oltre, e le strategie di adattamento a breve e lungo termine potranno contribuire a uno sviluppo sostenibile in grado di rafforzare la resilienza al cambiamento climatico, oltre che di ridurre i costi della gestione di tali rischi.

Il messaggio dell’IPCC è però chiaro, lo sforzo globale richiesto per mantenere l’incremento di temperatura sotto i 2°C sarà importante: bisognerà tagliare entro il 2050 dal 40% al 70% le emissioni di gas serra rispetto al 2010, arrivando a una riduzione ancora più drastica entro il 2100. E’ pertanto necessario e fondamentale un forte impegno dei governi del mondo per sperare di raggiungere tali obiettivi nei tempi previsti.

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Notizie dai membri

La mobilità dolce nel Comune di San Donato Milanese

Circa un anno fa riportavamo la notizia dell’inaugurazione della pista ciclabile che collega la città di San Donato Milanese al centro di San Giuliano. Intervento che nasceva dall’esigenza comune di incentivare la mobilità sostenibile (ovvero quella ‘su due ruote’) aumentando gli spazi percorribili in piena sicurezza, con notevoli benefici anche per l’ambiente. L’opera realizzata rientrava all’interno di un’attività coordinata di mobility management territoriale, già da tempo avviata dal Comune attraverso il lavoro dell’Ufficio Mobilità e Trasporti.

Oggi il Comune di San Donato Milanese ha compiuto dei passi avanti in questo importante settore, prima attraverso l’analisi dei bisogni e poi l’individuazione di strategie e azioni per una mobilità sostenibile. Testimone del processo in atto è il sondaggio, lanciato recentemente dall’Amministrazione comunale, con 6 domande rivolte agli abitanti di San Donato Milanese sull’uso della bicicletta per armonizzarne gli spostamenti quotidiani.

L’obiettivo è quello di puntare sulla mobilità ciclabile per migliorare la qualità dell’aria, la salute e il benessere fisico e di promuovere l’uso della bicicletta attraverso il potenziamento e l’adeguamento delle piste ciclabili presenti in città, congiungendo i tracciati ciclabili dei Comuni limitrofi. Nel programma promosso dalla Giunta gli interventi infrastrutturali andranno ad affiancarsi a strategie di promozione della bicicletta che spaziano dall’ambito culturale a quello comunicativo e dall’ambito della sicurezza a quello ambientale.

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