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Strade consolidate e misure ottimizzate

ZabotIntervista a Sergio Zabot*
Nessuno sa di più sulla ristrutturazione energetica del patrimonio edilizio pubblico in Italia di Sergio Zabot. Ha ricevuto nel 2013 il Premio A+CoM alla carriera per l’impegno nelle politiche di sostenibilità. Coordinerà il dibattito conclusivo del workshop del 25 maggio, “Strategie finanziarie innovative per retrofit energetici in Italia”. Seguono alcune sue riflessioni sul tema e un commento sulla precendente intervista a Christoph Thomsen dell’Agenzia per l’Energia e il Clima di Banden Württemberg, Germania.

D: Quali sono gli ostacoli principali per attingere meglio ai potenziali di efficienza energetica nel patrimonio edilizio pubblico, soprattutto a livello locale e regionale?
SZ: Le Amministrazioni pubbliche sono inadeguate ad ottemperare a trade-off appropriati tra miglioramenti di Governance e condivisione di Sovranità, necessari e impliciti per attivare Partenariati Pubblico Privati.
La carenza di Governance appropriate nella gestione dei parchi immobiliari induce una generale mancanza di dati di consumo affidabili e sistemi di contabilità inadeguati per la registrazione dei costi di O&M ordinari e straordinari.
C’è poi una mancanza di conoscenza tecnica sugli EPC da parte dei piccoli Comuni che non possono affrontare costi per consulenze esterne per preparare e implementare gare complesse quali l’Energy Performance Contracting con Garanzie di Risultato e Finanziamento Tramite Terzi.

D: Che cosa potrebbe fare il governo nazionale? Quello regionale?
SZ: Il minimo sarebbe di avviare un dibattito che porti alla redazione di un Piano Ambientale ed Energetico Nazionale e poi a Programmi specifici tra cui uno, circostanziato e vincolante, sull’Efficienza Energetica e le Fonti Rinnovabili.

D: Quali problemi affrontano gli enti locali?
SZ: La maggioranza dei Comuni non dispone di risorse interne in grado di avviare le cosiddette “Indagini Conoscitive” volte a determinare lo stato di salute, dal punto di vista energetico, dei propri patrimoni. In questa fase occorre effettuare una ricognizione di tutto il patrimonio, recuperando e organizzando i dati storici disponibili relativi ai consumi e ai costi di energia termica ed elettrica, modalità di gestione degli immobili e degli impianti, contratti di manutenzione, criticità varie.
A questa criticità iniziale segue poi la difficoltà nel redigere capitolati di gara, schemi contrattuali, criteri di valutazione delle offerte, sistemi di monitoraggio, verifica e reporting, adeguati a tipologie contrattuali innovative.
Pertanto, vi è la tendenza ad utilizzare strade consolidate che prevedono contratti “All inclusive” (riqualificazione – gestione – forniture dei vettori) ovvero contratti di servizio energia convenzionati Consip, che pur non offrendo risultati eclatanti in termini di riduzione dei consumi, hanno il grande vantaggio di sgravare le Amministrazioni da gare ad evidenza publica particolarmente complesse, difficili e lunghe.

D: Le restrizioni di bilancio (patto di stabilità) sono un ostacolo importante?
SZ: Lo sono state per oltre un ventennio e sono state indicate da molti come uno dei principali capestri agli investimenti nel settore pubblico. Attualmente sono una scusa.
A parte il fatto che la legge di stabilità 2016 ne ha sospeso le restrizioni per l’anno in corso, la possibilità di investire in efficienza energetica è sempre esistita, ricorrendo a Partenariati Pubblico Privati (PPP) tramite concessioni di servizi o miste, a patto di rispettare alcune regole (vedi decisione Eurostat dell’11-2-2004, peraltro recepita dal 2009 nel nostro ordinamento), la più importante delle quali prescrive che i canoni pagati dalle Amministrazioni comunali per ripagare gli investimenti del privato non siano fissi, ma risultino contrattualmente variabili in base alle prestazioni gestionali.
Prescrizioni che richiedono l’adozione di altre tipologie e altre procedure contrattuali, quali l’Energy Performance Contracting (EPC) con Garanzia di Risultato, il Project Financing. Diventa indispensabile inoltre adoperarsi per ottenere coperture finanziarie equilibrate e coperture assicurative adeguate ai livelli di rischio.

D: Sarebbe d’accordo con Thomsen che gli enti locali hanno bisogno di un’assistenza qualificata “neutra” per lo sviluppo di progetti di risparmio energetico?
SZ: Assolutamente Sì! Le considerazioni precedenti portano alla necessità di Assistenza Tecnica qualificata che affianchi le PA nello sviluppo dei programmi di investimento. Per quanto riguarda la neutralità occorre chiarire meglio. Se il tema è sviluppare la domanda, come sostiene giustamente Thomsen, allora la neutralità va rivolta verso l’offerta, che ha già le sue lobby anche potenti, ma che deve ancora imparare a muoversi correttamente all’interno dei PPP assumendosi i rischi connessi alle nuove modalità contrattuali.
Le Società che forniscono Assistenza Tecnica, che siano private, pubbliche o miste, devono comunque assistere e tutelare le Amministrazioni Pubbliche, prendendo in carico anche situazioni conflittuali, cercando di risolverle prima che diventino casi giudiziari.

D: Quali contributi di quali altri stakeholder potrebbero dare una spinta alla situazione?
SZ: La cosiddetta “deep renovation” non presenta ancora “track record” di lungo periodo affidabili e consolidati. D’altra parte gli interventi sugli involucri edilizi comportano ancora molta artigianalità nella esecuzione e una discreta aleatorietà nei risultati.
Se da una parte è fondamentale che i cosiddetti pacchetti comprendano mix di misure ottimizzate, dalle più convenienti alle meno redditizie, aggregando quindi gli stakeholder in progetti e programmi integrati, dall’altra parte è imperativo che si congegnino solidi sistemi di ripartizione dei rischi, che coinvolgano, non solo gli istituti finanziari, ma anche le compagnie assicurative, in modo da ridurre i costi dei cosiddetti “security package” (garanzie personali o reali, fidejussioni, performance bond, ecc.).

Per il programma completo di “Strategie finanziarie innovative per retrofit energetici in Italia” cliccare qui.
La partecipazione al workshop è gratuita. È richiesta l’iscrizione attraverso il modulo di registrazione online.
Per ulteriori informazioni: Alleanza per il Clima Italia, Tel. 075.855 4321

* Laureato in Ingegneria Civile Ergotecnica, specializzato in Energetica, Sergio Zabot è autore di numerose pubblicazioni e rapporti scientifici. Ha coordinato diverse ricerche nel campo dell’uso razionale dell’energia e delle fonti rinnovabili e ha partecipato a numerosi programmi e progetti internazionali. Già dirigente della Regione Lombardia, dove ha coordinato la redazione del Programma Energetico Regionale, ha diretto il Settore Energia della Provincia di Milano dove ha redatto e sviluppato il Piano di azione provinciale per l’efficienza energetica. Ha ideato e diretto poi, con fondi BEI, il programma d’investimento per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici dei Comuni della Provincia di Milano. Dal 2013 è Professore a contratto presso il Politecnico di Milano dove insegna Fisica degli Edifici alla Scuola di Architettura, LM – II° anno.

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